Le legionelle sono batteri presenti in ambienti acquatici naturali, come fiumi, laghi e acque sorgive.
Allo stesso tempo possono raggiungere anche ambienti artificiali, come impianti idrici, tubature e condotte cittadine, serbatoi, fontane, piscine, vasche idromassaggio o docce, che possono addirittura agire come amplificatori e diffusori dei microrganismi, creando una situazione di potenziale rischio per la salute umana.
Prosperano in condizioni climatiche che oscillano tra i 25 e i 42 °c, ma sono in grado di sopravvivere in un intervallo di temperatura ben più vasto, tra i 6 e i 63 °c.
Questo genere di batteri comprende 60 diverse specie e 71 sierogruppi distinti ed è responsabile del 95% delle infezioni dell’apparato respiratorio in Europa e dell’85% a livello globale.
Come si trasmette la legionellosi?
La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella.
La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione: gocce di diametro inferiore a 5µ arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita.
Di seguito proponiamo un elenco esemplificativo, ma non esaustivo, delle tipologie di strutture maggiormente interessate dal rischio per i lavoratori di contrarre legionellosi:
STRUTTURE DI TIPO RICETTIVO
- Alberghi, Hotel, affittacamere, B&B etc.;
- Residence;
- Agriturismi, Campeggi;
- Navi da crociera.
STRUTTURE TERMALI
- Terme;
- Centri benessere, centri estetici etc.;
- Saune, Spa.
STRUTTURE SANITARIE, SOCIO-SANITARIE, ASSISTENZIALI
- Case di Riposo, Ospedali, Cliniche;
- Case famiglia;
- Ambulatori vari;
- Studi odontoiatrici, dentistici.
STRUTTURE AD USO COLLETTIVO
- Palestre;
- Piscine;
- Parchi acquatici,
- Centri commerciali;
- Scuole;
- Caserme;
- Enti;
- Uffici pubblici e Privati;
- Fiere ed esposizioni.
Ambiente di lavoro e legionellosi
Il D. Lgs. 81/08 obbliga il datore di lavoro a valutare il rischio legionellosi e ad attuare misure di sicurezza preventive nei confronti deli soggetti che li frequentano.
Inoltre con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n.18/2023 è finalmente entrata in vigore la nuova Normativa sull’Acqua Potabile, che recepisce e attua la Direttiva Ue 2184/2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Si aggiungono quindi nuovi elementi nella valutazione del rischio legionellosi.
Questa valutazione si suddivide in 3 fasi:
- Valutazione del rischio: un’accurata analisi delle caratteristiche specifiche della struttura, degli impianti e della situazione microbiologica generale, per individuare eventuali criticità e capire dove si può manifestare il rischio, e con quale entità;
- Gestione del rischio: attuazione di tutte le azioni preventive e protettive volte a eliminare o limitare le criticità rilevate nella fase precedente, e delle attività di un costante monitoraggio microbiologico;
- Comunicazione del rischio: informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati dal potenziale rischio, ossia il personale operativo nelle strutture e le persone esposte al rischio.
Il DVR Rischio Legionella
Al termine delle fasi di valutazione, gestione e comunicazione del rischio, viene redatto il Documento di Valutazione del Rischio Legionella – DVR.
Questo documento dettaglia la valutazione del rischio per l’attività in questione, le misure preventive e i piani d’azione, specificando in maniera chiara responsabilità e tempi.
Ovviamente, tiene traccia dei possibili pericoli dovuti alla presenza del batterio all’interno della struttura.
Per garantire accuratezza ed efficacia, il Documento di Valutazione del Rischio Legionella deve necessariamente contenere queste informazioni:
- nomina del responsabile incaricato di gestire il rischio;
- individuazione dei punti critici degli impianti della struttura;
- valutazione del rischio effettuata tramite l’analisi dell’impianto e del suo funzionamento;
- definizione delle misure preventive o di monitoraggio (es. campionamento dell’acqua) così come delle azioni correttive e degli interventi di manutenzione o bonifica, per gestire e ridurre l’eventuale rischio;
- schema della rete idrica.
Insieme al DVR, va redatto anche un registro di autocontrollo legionella. Questo si può considerare come un’appendice del documento che tiene traccia di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, eseguiti (o da eseguire) sugli impianti di una struttura.
Esempi pratici per le strutture:
- Alberghi: La valutazione del rischio Legionella negli alberghi e in tutte le altre strutture di accoglienza del pubblico è obbligatoria. Occorre valutare i rischi in ogni area, dalla piscina al sistema di riscaldamento dell’acqua. Bisogna identificare i punti critici, stabilire misure preventive e adottare le procedure di monitoraggio necessarie. Negli alberghi e nelle strutture turistico ricettive e termali in generale, la Legionella può proliferare soprattutto negli impianti che comportano il riscaldamento di acqua e quindi la sua nebulizzazione.
- Uffici: La Legionella può rappresentare un rischio anche negli uffici pubblici e privati. Accade quando sono presenti e in funzione impianti di condizionamento, oppure sistemi di umidificazione, di trattamento dell’aria, o di ricircolarizzazione dell’acqua. In questi casi, hanno un ruolo determinante la tipologia di impianti utilizzati e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, messi in atto per mantenere condizioni igienico sanitarie adeguate.
- Studi dentistici, ospedali, cliniche etc: La qualità dell’acqua utilizzata in questo tipo di realtà è assolutamente importante, perché sia i pazienti che il personale sono in costante contatto con l’acqua e con le particelle di aerosol che gli strumenti presenti generano (piccole turbine, spray, ablatori, strumentazione varia). in questo tipo di attività, risulta essenziale il monitoraggio dei livelli di contaminazione dell’acqua, attraverso il campionamento e l’analisi da parte di un laboratorio accreditato. La frequenza delle analisi deve essere almeno annuale.
Saltech è a disposizione per valutare gratuitamente la necessità di intervenire o meno riguardo il rischio legionellosi. Contattaci qui!