Si tratta di due concetti a tutela della nostra salute regolamentati dal D.Lgs. 181/03, ovvero l’attuazione della direttiva CE 13/2000.
Con Termine Minimo di Conservazione (TMC) si intende il periodo di tempo entro il quale il produttore di un determinato alimento ne garantisce il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali e organolettiche nel rispetto delle relative modalità di conservazione. La dicitura che lo identifica sulle confezioni è “da consumarsi preferibilmente entro…”.
Secondo la direttiva 2005/29/CE, recepita in Italia nel Codice del Consumo (D.Lgs. 206/05), la vendita di un prodotto che ha superato il TMC può innescare la violazione di diritti patrimoniali.
La dicitura “da consumarsi entro…” indica, invece, la data di scadenza dell’alimento, cioè il momento fino a cui un determinato prodotto è idoneo al consumo, learn more, sempre nel rispetto delle adeguate condizioni di conservazione.
In questo caso si tratta di alimenti deperibili soggetti a proliferazione batterica, il consumo dei quali oltre la scadenza costituisce un pericolo per la nostra onejav salute.
L’immissione nel mercato di un alimento considerato a rischio comporta sanzioni penali o amministrative, conformemente a quanto disposto dal D.Lgs. 231/17.